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1) Dizion. 5° Ed. .
DUBBIO.
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pag.915


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DUBBIO.
Definiz: Sost. masc. Stato, Condizione, dell'animo non certo di checchessia, incerto fra pensieri diversi o contrari; Incertezza: ed altresì, Pensiero, Moto dell'animo o della mente in tale condizione: e propriamente riferiscesi a cose attinenti o alla fede, o alla scienza, o in generale a checchè abbia del difficile ad essere compreso.
Dal lat. dubium. ‒
Esempio: Dant. Parad. 1: S'i' fui del primo dubbio disvestito Per le sorrise parolette brevi, Dentro ad un nuovo più fui irretito.
Esempio: E Dant. Parad. 4: Dalli miei dubbj d'un modo sospinto.
Esempio: E Dant. Parad. appr.: Nasce, per quello, a guisa di rampollo, Appiè del vero il dubbio, ed è natura Ch'al sommo pinge noi di collo in collo.
Esempio: Petr. Rim. 1, 15: Talor m'assale, in mezzo a' tristi pianti, Un dubbio, come posson queste membra Dallo spirito lor viver lontane.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 152: E, se forse alcuni dubbj hai intorno alla fede che io ti dimostro, dove ha maggiori maestri e più savj uomini in quella che son qui, da poterti di ciò che tu vorrai o domanderai, dichiarire?
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 124: Lo dubbio nasce a piè del vero per lo desiderio che l'omo à di iungerlo, pensando come può essere questo o così o così; e per questo modo si levano li dubbj, come si levano li polloni a piè della pianta.
Esempio: Forteguerr. Cap. 294: Nè so, nè vi è chi sappia, come insieme Stia l'alma e 'l corpo, e come tra lor due Sia tanta union, che, se dogliosa geme Quella, questi s'affligge, e delle sue Miserie l'altra s'addolora e affanna: Dubbj da far Platon restare un bue.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. Acq. 6, 131: A voi medesimo nasce ora dubbio come ciò possa essere.
Esempio: Tocc. Lett. 1: Trattandosi della via della salute, di dubbj, scrupoli, apprensioni,... mi par subito d'averne a veder quegli effetti che opera la polvere da fuoco, quando ella s'accende dov'ell'è chiusa.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 266: Domandane altri de' più savj, e forse troverai qualcuno che ti risolva cotesto dubbio.
Definiz: § I. Nel medesimo senso, riferiscesi anche a cosa da farsi o non farsi, o da farsi in uno piuttosto che in altro modo. ‒
Esempio: Cic. Ufic. 53 t.: Non è cosa aliena, alle cose le quali nel pigliare ci danno dubbio, aggiungervi uomini dotti e saputi per la pratica; e domandare costoro quello che di ciascuna ragione d'ufficio a loro paia.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 29: Ciò ch'esorta Goffredo, ed io consiglio, Nè loco a dubbio v'ha, sì certo è il vero, E per sè noto.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 78: Da tai speranze lusingata (ahi stolta!), Somma felicitate a sè figura. Ma pur si trova in mille dubbj avvolta Come partir si possa ivi secura; Perchè vegghian le guardie, ec.
Esempio: Metast. Dramm. 8, 332: Il dubbio arduo in sè stesso, Vuol maturo pensier.... Spazio lasciate alla mia mente oppressa Di ravvisar sè stessa, onde serena Il dubbio e la ragion pesi a vicenda, E a compir la grand'opra atta mi renda.
Definiz: § II. Così pure riferiscesi a cosa che non si sappia con certezza, o della quale non si vegga la ragione, o la possibilità, o non se ne abbia sufficiente notizia, chiara idea, memoria esatta, e simili. ‒
Esempio: Dant. Inf. 32: Maestro mio, or qui m'aspetta, Sì ch'io esca d'un dubbio per costui.
Esempio: Poliz. Rim. C. 32: Ma perch'io in tutto el gran desir t'adempi, E 'l dubbio tolga che tua mente rompe, Maraviglia di mie bellezze tenere Non prender già, ch'i' nacqui in grembo a Venere.
Esempio: Cas. Pros. 3, 181: È ancora nato dubbio, se le donne son comprese in questa generalità, che volevan fare il diavolo. Alla fin ci siamo risoluti, che s'intenda de' maschi tantum.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 45: Oh che pagherei io Or a saper indovinar! Chi sa Se Cammillo l'ha ancor tratto di casa, O no? Se io sapessi ove trovarlo, Io ne cercherei, sol per uscire Di questo dubbio; ancor ch'io credo certo Che, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 76: Fortuna alfin (quel ch'ei per sè non puote) Isviluppò d'ogni suo dubbio i nodi; Sì ch'ei distinto e manifesto intese Come l'insidie al pio Buglion sian tese.
Esempio: E Tass. Rim. 2, 119: Sciogli i miei dubbj, Amore, E porgi dolce refrigerio al core.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 418: Altro è il dubbio, altro il sospetto, altro il giudizio. Il dubbio è una sospensione d'animo, senza inclinare più ad una parte che all'altra: il sospetto è un consenso fievole: il giudizio è un consenso fermo. Figuratevi che il vostro discorso sia come una bilancia in mano della Ragione. Se la bilancia sta in bilico, eccovi il dubbio: se la bilancia appena piega da una parte, più che da un'altra, eccovi il sospetto: se la bilancia dà il tracollo, eccovi il giudizio.
Esempio: Mont. Poes. 2, 227: Se' tu fuggita in salvo, o sotto questa Macerie orrenda, o madre mia, sei chiusa?... Nell'orribile dubbio, odo un lamento ec.
Definiz: § III. Prendesi anche per Obiezione, Difficoltà, che si faccia a cosa pensata, affermata, proposta, deliberata, e simili; od anche Punto intorno al quale la mente è incerta, Punto controverso, ed altresì La cosa stessa di cui si dubita. ‒
Esempio: Dant. Parad. 19: Solvetemi.... il gran digiuno Che lungamente m'ha tenuto in fame, Non trovandoli in terra cibo alcuno.... Sapete quale è quello Dubbio, che m'è digiun cotanto vecchio.
Esempio: E Dant. Conv. 67: E per levare un dubbio che qui surge, dico che peggio sta biasimare, che lodare.
Esempio: E Dant. Conv. 308: E prima ch'io ciò dimostri, è da dichiarare un dubbio che pare consurgere: chè.... non par vero dire che, ec.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 7: Colui (Tolomeo) Che del mondo i dubbj mi palesa.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 541: Il gran digiuno; cioè la grande privazione della verità di quello dubbio che io òne.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 542: Lo quale dubbio, m'è.... digiun cotanto vecchio: imperò che tanto tempo n'òe sostenuto la fame, cioè lo desiderio d'essere dichiarato di quello, e sono stato privato della dichiaragione.
Esempio: E But. Comm. Dant. appr.: Descende a proponere lo dubbio di Dante, e quello poi nell'altra lezione solve.
Esempio: Guidicc. Op. M. 2, 56: Movendo io questi dubbj, monsignor di Granvela e il signor Commendatore m'hanno riferito che, ec.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 331: Quanto è agevole il proporre dubbj, tanto è difficile lo sciorgli.
Esempio: E Varch. Lez. Pros. var. 1, 97: Ad amenduni questi dubbj si soddisfà agevolmente con una risposta sola.
Esempio: Deput. Decam. Proem. 13: Sappiamo restare molti dubbj in alcuni, de' quali per avventura in su questa occasione aspettavano la resoluzione, come la dichiarazione di alcuni altri, che sono ancora oscuri a qualcuno.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 103: Vi ringrazio della notizia di quelle leggi, le quali tuttavia non levano, anzi confermano il dubbio.
Esempio: Ricc. A. M. Om. volg. 110: Ma come conosceremo costui? Il quale non camminò nel consiglio degli empj. E prima di dire che cosa sia il non esser camminato nel consiglio degli empj, un dubbio in questo luogo scioglier vi voglio.
Esempio: Capp. Longob. 82: Io non faccio altro che muovere un dubbio.
Definiz: § IV. E per Ambiguità, ed anche Dubbiezza. ‒
Esempio: Dant. Vit. nuov. 121: Onde io, volendo che cotal desiderio malvagio e vana tentazione paressero distrutti sì che alcuno dubbio non potessero inducere le rimate parole, ch'io avea dette dinnanzi, proposi di fare un sonetto, nel quale io comprendessi la sentenza di questa ragione.
Esempio: Cic. Ufic. 65: Conciò sia cosa addunque che questo luogo niente abbia di dubbio, che gli uomini non molto facciano pro e nuocano agli uomini, io giudico questa essere proprietà della virtù, conciliare gli animi degli uomini, e aggiugnerli al suo uso.
Definiz: § V. Vale anche Timore di male o danno, sia proprio sia di altri; ed anche Sospetto, Diffidenza. ‒
Esempio: Plut. Vit.: Ma questa cosa fece maggior paura ai Barbari; il perchè giammai mostrò di avere dubbio.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 146: Messer,... non ti vale, Che non temo pena corporale, Nè ingiuria, nè minaccia, Che uom nessun terren mi faccia, Ond'io abbia dubbio o paura, Perch'io non creda e non adori Quegli che so ben che non è Dio.
Esempio: Pallad. Agric. 70: Ne' luoghi freddi, là ove è dubbio della brina, secondo che dice Marziale, si puote con questo remedio sovvenire (il lat.: ubi metus est de pruina).
Esempio: Vespas. Vit. Manett. 119: Il dubbio della avversa fortuna gli tenne che non si mutorono.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 46: Manda a dar di sè nuove alla sua torma, Che star senza gran dubbio non ne debbe.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 30, 53: L'aspra percossa agghiacciò il cor nel petto, Per dubbio di Ruggiero, ai circonstanti.
Esempio: Guidicc. Lett. 25: Quel punto della lettera che il Re Cristianissimo non può più chiedere, nè V. Signoria Reverendissima proporre altro, per dubbio di quegli incontri che ha provati, ha dato da pensare, e ha mitigato assai.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 9: Quand'io temenza avessi o dubbio alcuno De' disagj ch'annunzi e del digiuno.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 95: Erminia, benchè quivi alquanto sceme Del dubbio suo, non va però sicura, Che d'essere scoperta alla fin teme.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 12: Signor, lascia ogni dubbio, e 'l cor rinfranca, Ch'omai sicura è la regal tua sede.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 42: Quelli di dentro, i quali avevan promesso di dargli la città, composero insieme di fare il cenno con fuoco a mezzanotte: ma furon costretti a farlo innanzi, per dubbio d'uno de' compagni pentito.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 207: Non ti preghiamo.... che perdoni a' destinati da te a morire, ma a liberar dal dubbio quelli che salvare risolvesti.
Esempio: Giust. Vers. 231: Ma tosto il dubbio di lasciarli soli (i figliuoli) Cede al timor più vivo e più presente.
Definiz: § VI. E per Pericolo, Rischio; costruito spesso con la prep. In. ‒
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 355: E partendoci da lui, passammo lo detto luogo, e giugnemmo sanza dubbio e sanza impedimento alla sedia d'Alessandro, della quale sopra è detto.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 99: Ora non si ragiona delli tributi del popolo romano, nè dell'ingiurie de' vostri compagni: la libertà e la vita nostra è in dubbio.
Esempio: Pucc. A. Centil. 45, 72: L'accusaron dinanzi al potestade,... Come Firenze avea messo in dubbio Volendo dar la terra ad Uguccione, Onde lo Stato chiar fatto era bubbio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 42: Oggi me l'ha richiesto a fronte a fronte, E con tai modi, che gran dubbio è stato De lo avvenirmi disonore ed onte.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 22, 58: Si trovaro al ponte ed alla porta Dove si perdon l'arme e la gonnella, E de la vita gran dubbio si porta.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 95: Nè indegna a lui vittoria aggrada, Nè in dubbio vuol porre il comune onore.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 6: Or discendine giù solo o seguito, Come più vuoi,... Va' in frequentato loco od in romito; Chè per dubbio o svantaggio io non ti lasso.
Definiz: § VII. E nello stesso senso, detto della vita o della morte, rispetto a malattie. ‒
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 233: Mi dice Lorenzo, che cominciavi molto bene a migliorare, e che eri fuori di dubbio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 11: Quando aspettava che di Nicosia.... Tornassi a me, che con la febre ria Lasciata avevi in dubbio de la morte, Intesi che passato eri in Soria.
Definiz: § VIII. Di dubbio, usato a modo di aggiunto, vale Di effetto, di esito, dubbio; Incerto, Rischioso. ‒
Esempio: Cic. Ufic. 30: Come usano fare i medici; i quali leggermente curano chi leggermente è infermo, e alle più gravi infermità sono costretti dare medicine pericolose e di dubbio.
Definiz: § IX. In dubbio, apposto a persona, vale Dubitoso, Dubbioso, Compreso da incertezza, timore, e simili. ‒
Esempio: Dant. Purg. 9: A guisa d'uom che in dubbio si raccerta, E che muti in conforto sua paura, Poi che la verità gli è discoverta, Mi cambia' io.
Esempio: E Dant. Purg. 32: E tutto in dubbio dissi: Ov'è Beatrice?
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 205: A guisa.... d'om che in dubbio si raccerta; cioè essendo in dubbio, si certifica del suo dubbio.
Esempio: E But. Comm. Dant. 2, 790: E tutto.... in dubbio dissi; cioè tutto dubbioso dissi, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 23: E 'n dubbio oltre cammina, Porgendo intorno pur l'orecchie intente.
Definiz: § X. Senza dubbio, Senz'alcun dubbio, Senz'ombra di dubbio, Fuor di dubbio, e simili, sono maniere avverbiali che valgono Certamente, Sicuramente, Indubitatamente: anche in costrutto con la cong. Che. ‒
Esempio: Dant. Conv. 330: E sanza dubbio forte riderebbe Aristotile, udendo fare due spezie dell'umana generazione, siccome de' cavalli e degli asini.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 87: I quali [Franzesi] di cavalli e di artiglierie sono sanza dubbio superiori.
Esempio: Cas. Pros. 2, 28: In questo spazio ch'egli ha da V. Ecc. potrà nascondere e impedir tutto il suo, e farallo senza dubbio, acciocchè io non possa avere il mio.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 7, 8: Costui supera e vince non solamente tutti costoro c'hanno quasi che vinto già la natura, ma quelli stessi famosissimi antichi, che sì lodatamente fuor d'ogni dubbio la superarono.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 60: Io l'ho trovata,... ell'è dessa.... ell'è ottima.... C. Che cosa? T. Verrà fatta senza dubbio. C. Dimmi che cosa.
Esempio: Tass. Dial. 3, 209: Belli son i concetti, senza dubbio, ma ec.
Esempio: Segner. Op. 4, 385: Presuppon senza dubbio che possa arrivarsi a conoscere la Divinità di maniera che, ec.
Esempio: Magal. Lett. scient. 226: Le più lucenti delle quali [vernici] sono quelle senza dubbio che si fanno nel Giappone.
Esempio: Forteguerr. Cap. 219: Verrà senza alcun dubbio un'ora In cui e le berrette e le tiare, E le corone, che sì il mondo adora, Più dell'assenzio assai saranno amare A' possessori loro.
Esempio: E Forteguerr. Terenz. 203: Dunque senza dote Ei meneralla a casa? M. Senza dubbio.
Esempio: Nell. Iac. Gelos. 2, 10: Senza dubbio, che il diavol ci ha cacciato le corna per fargli arrabbiare.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 62: Esiste tuttora un circondario di figura ottagona costruito, fuori di dubbio, d'ordine d'un sovrano della famiglia de' Medici.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 28: Teneva [il Doria].... soldati da lui pagati su per le navi,... ed a guardia del suo palazzo; cosa mostruosa senza dubbio, e pericolosa per la libertà.
Definiz: § XI. Avere dubbio di checchessia, ed anche trovasi Portare, dubbio di checchessia, o Aver dubbio, in costrutto con altro verbo, vale Dubitarne, ovvero Temerne, Sospettarne; ed altresì Non arrischiarsi, Esitare, a far checchessia. ‒
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 170: I dubbiosi desiri;... cioè che l'uno avea dubbio di manifestare all'altro.
Esempio: E But. Comm. Dant. appr.: Quando l'uomo ama, benchè si vegghi amare, porta dubbio se l'amore è nella persona amante con quel desiderio che è in lui.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 88: Questi oratori imperiali non mostrano di avere dubbio veruno di discordia infra lo 'mperadore e questo Re.
Esempio: Ar. Comm. 2, 401: Se Lavinia Non ite tosto a consolare, ho dubbio Che morta poi la ritroviate.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 120: Quando bene la facessi (impresa per Italia), essendo unita Italia tutta contro a lui, e tenendosi i Svizzeri fermi colla Lega, non sia da averne dubbio.
Esempio: Tocc. Lett. 45: Dico ora io: Dunque, s'ell'era vera (quella dottrina),... gli antichi avevano a saperla per necessità. Certo, risponde il P. Orsi; chi ve ne ha dubbio?; s'ell'era vera, non potevano non saperla.
Definiz: § XII. Avere dubbj in una cosa, ed anche Mettere, dubbj in una cosa, o Averci dubbio, e familiarmente Averci i suoi dubbj, i suoi bravi dubbj, i suoi riveriti dubbj, vale Aver buona cagione di dubitarne, Non esser certo della sua bontà, riuscita, e simili. ‒
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 132: Antonio vi mette alcuni dubbj, e che crede non toccherà tutto a nostra madre.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 123: Poi metter dubbj in qualche cosa chiara.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 108: Il che, tutto sia così chiaro, che nessuno ci doverrebbe aver dubbio,... non è però che ec.
Definiz: § XIII. Essere dubbio in una cosa, o Aver essa dubbio, vale Esser quella incerta, di esito non sicuro; e Mostrar dubbio in una cosa, vale Addimostrarla incerta, non sicura. ‒
Esempio: Barber. Docum. Am. 14: E la cagion, che pinge Lor a securo combatter e giusto, Dicon bellare iniusto, E mostran dubbio dov'è vinto il bello.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 126: In ogni modo mi vogliono torre il podere fu di Zanobi, e forte minacciano di disfarmi, e molte novelle dicono: e ben che le ragioni sieno per me, pure ci è anche alcuno dubbio, dove mi posson dar noia non con ragione ma colla forza di Niccolò Soderini.
Esempio: Cas. Pros. 3, 116: Attesi che m. Lelio facesse la sua relazione: la quale esso ha fatto,... e la causa mia non ha alcun dubbio; se non che V. Eccellenza ha fatto un salvocondotto, ec.
Definiz: § XIV. Essere in dubbio di checchessia, detto di persona, vale Non esserne certo, Dubitarne. ‒
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 504: Trema forsi più giù; cioè di sotto a la scala de la porta del Purgatorio; e dice forsi, perchè n'è in dubbio.
Definiz: § XV. Essere in dubbio, detto di cosa, vale Essere questa incerta, di esito non sicuro; e in costrutto con una particella congiuntiva, Essere incerto, Non vedersi o sapersi bene, come la cosa si stia. ‒
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 165: Oh infelici noi, e miseri, la vita de' quali è in esilio, la via è in pericolo, e il fine è in dubbio.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 309: Quando alcuno, posto nella prosperità, è amato, in dubbio è se è amata la prosperità ovvero la persona.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 6: Vedresti lui.... Mirar alternamente or la crudele Pugna, ch'è in dubbio, or le fuggenti vele.
Definiz: § XVI. Essere in dubbio, o Avere dubbio, detto di cosa, vale Esser quella dubitabile, Dar cagione o materia di dubitare. ‒
Esempio: Cic. Ufic. 98: Della quale cosa l'una parte può avere dubbio, cioè se doveva esservi aggiunto, ovvero essere lasciato quello terzo modo, il quale è nella divisione di Panezio. L'altra parte non può essere in dubbio; cioè che quello modo non sia stato preso da Panezio, ma lasciato.
Definiz: § XVII. Far dubbio di checchessia, o in costrutto con particelle congiuntive, vale Dubitarne. ‒
Esempio: Gell. Capr. Bott. 95: Se i Toscani attendessino a tradurre le scienzie nella loro lingua, io non fo dubbio alcuno che in brevissimo tempo ella verrebbe in maggior riputazione che ella non è.
Esempio: Sassett. Lett. 182: Sebbene io non ho trattato per ancora cosa nessuna nel mio negozio d'India, non fo perciò dubbio che l'andata sarà certa, se a Dio piacerà.
Esempio: E Sassett. Lett. 309: Ma per tornare al Colombo, che in quello suo scoprimento alcuno furto vi avesse d'invenzione, non ne fate dubbio.
Definiz: § XVIII. E riferito a cose dottrinali, od anche semplicemente disputabili, vale Promuoverne la questione, Farne questione, Disputarne. ‒
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 12: Stesesi in un lungo ragionamento e filosofico, quali di queste tre cose fusse più propria de' mortali; e fece non piccolo dubbio, se il tempo era più o meno nostro, che l'animo; e da lui compresi molte cose, le quali mai più aveva udite.
Esempio: E Pandolf. Gov. Fam. 45: E de' fattori,... quali più piacerebbono a voi, o gli strani o i vostri di casa? A. Fassene dubbio fra' mercatanti.
Definiz: § XIX. Lasciare, o simili, in dubbio, vale Non risolversi, Non dare definitiva sentenza, e simili, intorno a checchessia o a chicchessia; ed anche Lasciare incerto intorno al vero di checchessia. ‒
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 8: Niuna differenza è se l'uomo, quando è domandato, nieghi o taccia, od oscuro risponda, acciocchè 'l domandatore si lasci in dubbio.
Esempio: Senec. Declam. 51: Tu di' che la legge t'assolvette e liberò quando fusti accusato;... e io dico che la legge non ti assolvette semplicemente. Vero è che non ti punì, perchè i testimoni erano iguali; ma essa non ti giudicò però innocente e sanza colpa, e lasciotti in dubbio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 60: Molte cose rivolge, alcune accetta, Altre ne lascia, ed altre in dubbio appende.
Definiz: § XX. Mettere in dubbio, Porre in dubbio, Recare in dubbio, Revocare, in dubbio, riferito a opinione, fatto, affermazione, e simili, vale Manifestar dubbj intorno a quello, Impugnarne con parole la certezza, la verità, la sincerità, la credibilità; ed anche, semplicemente, Dubitarne. ‒
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 30, 2: Commette sacrilegio.... chi disputa del giudizio del principe, ovvero giudica, se già evidentemente non fosse contro a Dio; dissi disputa, cioè rivocando in dubbio.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 504: Sicchè non vide che vapore secco quive si possa levare, e però lo mette in dubbio, poco o assai; ed ecco che pone anco in dubbio la quantità.
Esempio: Deput. Decam. Proem. 18: Per rincontri e testimoni di quello che fu già detto,... e che, trovato ne' testi antichi,... è nondimeno da alcuni recato in dubbio, e da altri non è creduto.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 6: Se da alcuni non fosse stato revocato in dubbio, quel che da molti è stato tenuto per primo cerchio, non esser veramente il primo.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 42: Dopo aver egli studiato in una quistione a segno, onde rimanea soddisfatto, ritrovava sempre che Fabio s'inoltrava più avanti, e 'l constringeva di rivocare in dubbio ciò che dianzi nel suo pensiero avea deciso per fermo.
Esempio: Viv. Lett. Oriuol. 341: Non si revoca in dubbio il medesimo Galileo essere stato il primo a regolare con semplicissimo, e per così dire, naturale artifizio la misura del tempo dall'istesso moto misurato.
Esempio: Menz. Sat. 226: A chi nel mal oprare ha fatto il callo, Questo sol resta: il rivocare in dubbio L'eternità.
Esempio: E Menz. Pros. 3, 39: Adesso si revoca in dubbio se più debbano gli scrittori a gli eroi, o pur gli eroi a gli scrittori.
Esempio: Salvin. Disc. 3, 51: Niuno scelto intelletto.... rivocherà mai in dubbio questa verità.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 107: Non è per questo che la sincerità d'ogni medaglia unica, voglia per me rivocarsi in dubbio, ma trattandosi ec.
Definiz: § XXI. Mettere in dubbio di fare una cosa, vale Dubitare di farla, Esitare a farla; e Metterla in dubbio ad altri, vale Mostrargliene l'incertezza o il rischio, per isconfortarlo dal farla. ‒
Esempio: Comp. Din. Cron. 78: L'arcivescovo di Maganza lo consigliava (Arrigo VII) che non passasse, e che li bastava esser re della Magna, mettendoli in gran dubbio e pericolo il passare in Italia.
Esempio: Car. Lett. ined. 3, 144: Per servizio de la quale sia pur sicura che io non metterò mai in dubbio di essere nimico a tutto il mondo.
Definiz: § XXII. Mettere in dubbio, riferito a persona malata, vale Giudicarla, Dichiararla, e simili, in istato pericoloso; ma è maniera non comune. ‒
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 181: L'altra mattina quando fue medicato Buovo dalla Barba, e ancora fue messo in dubbio, disse Maccario ec.
Esempio: E Stor. Aiolf. 1, 200: Giurò di non mangiare, che lo farebbe impiccare per vendetta di Ruggeri; el quale avendo fatto medicare, e' medici lo missono in dubbio.
Definiz: § XXIII. Non essere dubbio, Non avere dubbio, Non esserci dubbio, in costrutto con la cong. Che, o reggente un infinito, vale Esser cosa certa, Esser cosa da non dubitarne. ‒
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 173: E' non fu dubbio il doge e il popolo di Genova essere stati in favore di Giovan Galeazzo.
Esempio: Dat. G. Tac. 113 t.: E' non era dubbio che gli abitatori di quella [isola].... avevan fatto molti comodi e servigj al popol romano.
Esempio: Domen. Plin. 23: E' non è dubbio alcuno, che de' temporali, e delle cose sono alcune cagioni certe e determinate, ed alcune altre fortuite, o ancora non intese.
Esempio: Soder. Anim. domest. 60 t.: È cosa manifesta e non è dubbio, che la natura.... ha voluto ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 110: Quanto poi al bestemmiar per collera, ch'è la scusa di talun altro, non ha dubbio che quella bestemmia che nasce da mero orgoglio.... è più detestabile di quell'altra che nasce da perturbazion prodotta dall'ira.
Esempio: Marchett. Lucrez. 386: Dubbio non v'ha, che molti semi D'acqua in un con le nuvole medesme Sorgan da tutti i corpi.
Esempio: Zanott. G. P. Avvert. 117: Non v'ha dubbio alcuno certamente, che la osservanza del costume sia uno de' maggiori pregj che adornino la bellissim'arte della pittura.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 288: Non è dubbio alcuno, che gli scritti eloquenti o poetici, di qualsivoglia sorta, non tanto si giudicano dalle loro qualità in sè medesime, quanto dall'effetto che essi fanno nell'animo di chi legge.
Definiz: § XXIV. Prender dubbio di checchessia, vale, poeticam., Prendere a dubitarne, Entrarne in diffidenza, in sospetto, e simili. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 73: Questo ingrato, perfido e crudele, De la mia fede ha preso dubbio al fine: Venuto è in sospezion ch'io non rivele, Al lungo andar, le fraudi sue volpine.
Definiz: § XXV. Rimanere checchessia in dubbio ad alcuno o Restare checchessia in dubbio ad alcuno, vale Rimaner quegli incerto intorno a quella tal cosa, Non saper bene che cosa pensarne, o a qual partito appigliarsi. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 1, 117: A tutti [i fatti suoi] trovò modo, fuor solamente in dubbio gli rimase cui lasciar potesse sofficiente a riscuoter suoi crediti fatti a più Borgognoni.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 208: Non ci resta alcuna cosa in dubbio, se non è pensare quello che questo Signore abbia a fare di queste gente che li ha ragunate insieme, e se ec.
Definiz: § XXVI. Stare in dubbio di alcuna cosa, Essere in dubbio di alcuna cosa, Rimanere in dubbio di alcuna cosa o Restare, e simili, in dubbio di alcuna cosa, ovvero in costrutto con altro verbo, vale Stare, Essere, Rimanere, incerti, sia della verità, dell'esistenza, o simili, di quella, sia di ciò che si abbia a fare, o del modo; ed anche Esitare a farla: Dubitarne. ‒
Esempio: Onest. Vit. volg. 24: Chi è prudente, non dice dopo il fatto: Io non mi pensava che la cosa riuscisse così; e non starà in dubbio se può intervenire, o no, ma aspettarallo.
Esempio: Vill. M. 1, 237: Per lo migliore, presono consiglio, e levaronsi dall'assedio: e stando in dubbio di quello dovessono fare più dì, a messer Galeotto e a messer Ridolfo, non vedendo di poter fare utile servigio al Re, rincrebbe lo stallo, ec.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 406: E può essere ch'egli è ben disposto enverso di voi; ma insino non ne veggo pruova, ne sto in dubbio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 6: Cesar fu in dubbio, s'oltre alla riviera Dovea passando inimicarsi Roma.
Esempio: E Ar. Sat. 1, 169: Passar la Tana ancor non starei in dubbio.
Esempio: Cellin. Pros. 63: Io lo tinsi (il diamante) con la tinta mia; la quale mostrò tanto bene, che eglino stettono in dubbio ch'io avessi trapassato quella di Milano.
Esempio: Grazz. Comm. 53: Se io non lo vedessi con quest'occhi, ne starei sempre in dubbio.
Esempio: Cecch. Incant. 2, 4: I padron nostri magnifici, Li quai, peccando in un umor medesimo, Ci danno larga materia da ridere. T. E se anco noi volessimo, darebbonci Forse non manco materia da spendere. S. Guarda la gamba. T. Non ne stare in dubbio (qui assolutam.).
Esempio: E Cecch. Incant. 2, 5: Egli è quasi impossibile Che io facci con manco (di quaranta scudi); però buscaneli: Ma presto, sopra tutto. Oh non scuotere Il capo, no, perch'io non istò in dubbio, Che, quando e' fusse spenta la pecunia, Tu sei buon da saperle far rinascere.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 149: Per andar a Firenze, chi delle tre strade che ci sono, ne pigliassi più una che un'altra, può bene stare in dubbio di aver presa la peggio, ma infine.... vi si condurrà.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 102: Così parlò, nè quegli in dubbio stette, Tosto che 'l suon delle promesse intese.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. Acq. 6, 120: Il sig. Alberto non poteva stare in dubbio, ma sapeva di certo non esservi nel sig. Manfredi nè inavvedutezza nè malizia nella determinazione suddetta.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 144: Napoli, già servo il regno di qua dal Faro, stava in dubbio se almeno potesse conservar libero quello oltre il Faro.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 276: Quella uniforme non mai agitata e non intorbidata vita, se vita sia ne sto in dubbio.
Definiz: § XXVII. Tenere in dubbio, Mantenere, e simili, in dubbio, riferito a persona, ed anche a suoi sentimenti o pensieri, vale Tenere incerto, sospeso, intorno a checchessia. ‒
Esempio: Petr. Rim. 2, 195: Le dolci paci ne' begli occhi scritte, Tenner molt'anni in dubbio il mio desire.
Esempio: Magal. Donn. immag. 131: Ricca, vaga, gentil, leggiadra vesta, D'azzurro e d'or contesta, E leggiera così, che dubbiar femmi, E in dubbio ancor mantiemmi, Se l'aria ordisse la bizzarra lama, E fosse il sol sua trama.
Esempio: Parin. Poes. 113: Arcano mal, che in dubbio tenne Lunga stagione i fisici eloquenti.
Definiz: § XXVIII. Venire in dubbio di checchessia, vale Prendere a dubitar di checchessia. ‒
Esempio: Varch. Stor. 1, 44: Venni in dubbio meco stesso, e fui molte fiate molto vicino a far credere a me medesimo, che le cose umane non da ragione e giudizio, ma dalla fortuna e dal caso si governassono.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 91: Non sa veder modo come poterne anche per ischerzo venire in dubbio.
Definiz: § XXIX. Vivere in dubbio di checchessia, vale Aver nell'animo continua e angosciosa incertezza intorno a checchessia. ‒
Esempio: Bemb. Rim. 59: Nè giammai neve a sole Sparve così, Com'io strugger mi sento, Tal ch'io rimango spesso Com'uom che vive in dubbio di sè stesso.